Un percorso ad anello immerso nella memoria e nella natura, tra le colline che un tempo erano solcate dalle lavandaie di Pretola.
La camminata inizia dalla Chiesa Parrocchiale di San Nicolò di Bari (XIV sec.), costeggia il pozzo medievale e il suggestivo complesso della Torre di Pretola (1370), accanto all’antico molino. Da qui, si sale lungo il Sentiero delle Lavandaie, un tracciato storico recuperato dall’Ecomuseo del Tevere grazie alle testimonianze delle ultime lavandaie del borgo. Queste donne percorrevano a piedi la strada che da Pretola, sulle rive del Tevere, le portava fino a Perugia per ritirare i panni delle famiglie e degli enti assistenziali.
Il sentiero coincide in parte con “La Curta”, una vecchia scorciatoia, oggi inglobata nella Via di Francesco. Lungo il cammino si attraversano punti significativi come la Madonnina di Pero, il “ponticello” che segna l’ingresso della Curta e il tratto chiamato “di Crocifisso”, un tempo collegato a Monteluce.
Si giunge poi a via Enrico dal Pozzo, passando per la Porta del Leone e la Fonte di Fontenuovo, fino al sottopasso di Porta Pesa, antico punto di arrivo delle lavandaie. Da qui si risale verso Monteluce, attraversando via Brunamonti, piazza di Monteluce, via del Giochetto e via del Favarone. La discesa verso Pretola offre scorci su luoghi ricchi di storia: l’ex Lazzaretto, il Giardino didattico di erbe officinali, e il Vicolo delle Lavandaie.
Chi lo desidera, potrà concludere la camminata con la visita al Centro di documentazione etnografico “T_ESSERE MEMORIA”, ospitato nell’ex scuola del paese, dove sono conservate le tradizioni legate al fiume Tevere.
L’arrivederci sarà presso il complesso della Torre di Pretola, con un assaggio di porchetta e vino locali, offerti dal Comune di Perugia.

